Gambe gonfie in estate: come combatterle

Il problema delle gambe gonfie in estate è molto diffuso tra le donne di tutte le età. Si tratta di una condizione molto fastidiosa che, per fortuna, può essere affrontata in maniera efficace. Scopriamo, nelle prossime righe, quali sono i rimedi più utili al proposito.

Le cause

In tutti i casi, per riuscire a sconfiggere un determinato problema è cruciale partire dall’analisi delle cause che lo provocano. Tra le principali è possibile includere il funzionamento critico delle valvole venose, il cui compito consiste nell’impedire al sangue di fluire in senso opposto rispetto a quello naturale.

La condizione appena menzionata deve essere attenzionata il prima possibile dal punto di vista medico. Il rischio, in caso contrario, è quello di avere a che fare con un peggioramento che può portare, a lungo andare, alla comparsa di dilatazioni venose e dei capillari.

Ricordiamo altresì che, soprattutto nel corso dei mesi caldi dell’anno, si può avere a che fare con un deficit di circolazione a livello linfatico e con un drenaggio dei liquidi più ostico, con conseguente aumento del gonfiore a livello degli arti inferiori.

I principali rimedi

Nel momento in cui si inizia ad avvertire una sensazione di pesantezza e gonfiore alle gambe, è cruciale sottoporsi il prima possibile a un ecocolordoppler. Questo esame è fondamentale per escludere problematiche patologiche da risolvere tempestivamente.

Una volta chiarita la situazione, si possono prendere in considerazione diverse strade. Tra queste è possibile includere i massaggi linfodrenanti, che devono essere eseguiti da professionisti specializzati.

Si possono assumere anche integratori drenanti. Pure in questo caso, è opportuno focalizzarsi verso prodotti di alta qualità. Si possono trovare online? Assolutamente sì! Su farmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere online, come per esempio SlowFarma.com, è possibile trovare sezioni specifiche ricche di prodotti certificati.

Pure la medicina estetica rappresenta un valido punto di riferimento per combattere le gambe gonfie in estate. In questo caso, è importante ricordare che è meglio parlare di efficacia preventiva, che può essere perseguita attraverso trattamenti come la carbossiterapia.

Di cosa si tratta? Di un protocollo che, come si può evincere dal nome stesso, si basa sul ricorso all’anidride carbonica. Lo studio delle sue proprietà in ambito cosmetico va avanti dal XIX secolo.

La carbossiterapia consiste nell’iniezione, attraverso micro aghi, di anidride carbonica allo stato gassoso. Gli aghi sono collegati a dei tubi che partono da un macchinario ad hoc, il cui compito è l’erogazione del biossido di carbonio.

Non esiste un numero di sedute valido in generale. Tutto dipende dalla situazione della singola donna. Un dato certo riguarda la durata media della seduta, pari a circa 20 minuti.

La buona notizia è che il trattamento di carbossiterapia può essere effettuato senza problemi anche in estate e in primavera. Come già accennato, è meglio iniziare prima, in modo da arrivare al periodo caldo dell’anno con parte del percorso completato.

Un altro trattamento di medicina estetica che può essere chiamato in causa per combattere il gonfiore alle gambe in estate – o, ribadiamo, per prevenirlo – è la mesoterapia.

Con un nome che deriva dal termine “mesoderma”, ossia la zona medio-profonda del derma, il trattamento prevede l’iniezione intradermica di farmaci, inoculati attraverso aghi sottilissimi, caratterizzati da una lunghezza di circa 6 mm.

I sopra citati farmaci, diluiti in soluzione fisiologica, vengono scelti dal medico a seconda del quadro della singola paziente.

Quando si vedono i risultati? In linea di massima, è possibile notarli già dopo le prime sedute. Per vedere cambiamenti drastici, è però consigliabile sottoporsi alla mesoterapia per almeno otto sedute a cadenza settimanale. Come nel caso della carbossiterapia, se si sa già di avere la tendenza al gonfiore alle gambe in estate, è opportuno iniziare il trattamento prima che arrivi la primavera.

Concludiamo rammentando che anche l’alimentazione conta molto e che è importante cercare, per quanto possibile, di ridurre l’apporto di sale.

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