Le patologie legate alla sessualità maschile sono vissute in molti casi come un tabù, con una certa riluttanza da parte degli uomini a parlarne, evento che comporta conseguenze più o meno invasive all’interno della relazione di coppia. Secondo recenti studi medici, per esempio, circa 1 italiano su 10 presenta un pene curvo, con una percentuale che nel mondo si aggira intorno al 3/6% degli uomini. Le cause possono essere congenite o acquisite, una condizione che in molte persone può causare dolori e disagi durante la vita intima sessuale.
Si tratta di una situazione complicata da gestire all’interno della coppia, per questo motivo è importante rivolgersi a dei professionisti in grado di proporre soluzioni adeguate, come il Dott. Francesco De Luca. Spesso sono proprio le donne a contattarlo, interessate a trovare rimedi per le patologie sessuali dei propri partner, quest’ultimi invece piuttosto restii nell’accettare un aiuto esterno e titubanti nell’ammettere un problema che potrebbe danneggiare la propria virilità.
Chi è il dott. Francesco De Luca
Il dott. De Luca è un chirurgo uro-andrologo con tantissima esperienza maturata in questo settore, da sempre incline nel sostenere le persone sia dal lato medico sia da quello psicologico. In particolare, l’andrologo esercita all’estero e in Italia, principalmente presso gli studi del Lazio a Roma, Formia e Cassino, alternando la sua presenza con i centri de L’Aquila e di Londra. Il dott. De Luca è in grado di offrire trattamenti personalizzati ed estremamente funzionali, grazie alle numerose collaborazioni internazionali e all’utilizzo di apparecchiature innovative.
Inoltre, propone tecniche di ultima generazione, aggiornate secondo le più moderne ricerche medico-scientifiche nel campo dell’andrologia estetica e funzionale. In base alla situazione è possibile infatti intervenire in maniera non invasiva, attraverso trattamenti avanzati non chirurgici, oppure pianificare un intervento mirato alla risoluzione della problematica, studiando soluzioni a basso impatto psicologico. L’approccio olistico e la specializzazione raggiunta per la cura degli uomini con deficit erettili, rendono il dott. De Luca uno dei principali esperti in questo campo, soprattutto per chi ha bisogno di un rapporto più umano e riservato.
Pene curvo: cos’è questa patologia e quali sono le cause
La maggior parte degli uomini presenta un pene dritto, tuttavia oltre 1 su 10 è interessato da una struttura peniena curvata. In alcune persone non è necessario intervenire, soprattutto se non crea alcun tipo di fastidio o disturbo, al contrario in presenza di dolori durante i rapporti sessuali è fondamentale rivolgersi immediatamente a un andrologo specializzato. In questi casi, si tratta infatti di un disturbo urologico, il quale può essere congenito o acquisito.
Nel primo caso, la condizione è presente fin dalla nascita, tuttavia rappresenta una situazione poco comune, con un’incidenza compresa tra l’1 e il 10%. Più diffusa è la curvatura del pene acquisita, dovuta a una patologia conosciuta come Induratio Penis Plastica. Quest’ultima è un’anomalia che comporta una deformazione del pene, una malattia che ne colpisce i tessuti connettivi con la formazione di placche e caratterizzata da fibrosi, con un’incidenza maggiore negli over 40, nonostante colpisca anche uomini più giovani.
Le cause possono essere molteplici, a partire da una lesione o un trauma della tunica albuginea, con un’infiammazione dei tessuti che comporta la seguente deformazione peniena. Recenti studi medici sembrano indicare una certa correlazione tra la curvatura del pene e una serie di fattori di rischio, tra cui il diabete, il deficit erettile, la malattia Peyronie, l’ipertensione arteriosa e alcuni tipi di cardiopatia. Dopo l’insorgenza la malattia può portare alla formazione di placche e dolori localizzati, fino a condizioni di forte depressione e all’impossibilità della penetrazione.
I rimedi per il pene curvo: come intervenire?
Per trattare in maniera adeguata il pene curvo, ovvero la Induratio Penis Plastica, è necessario innanzitutto realizzare una diagnosi precoce e precisa. La valutazione presso un andrologo specializzato è di fondamentale importanza, per stabilire il decorso della patologia, la gravità e l’impatto all’interno della vita sessuale non solo della persona colpita ma della coppia. Ciò viene effettuato tramite test clinici, esami specialistici e una serie di domande da parte del medico, al fine di studiare il miglior trattamento possibile e decidere quale strada riabilitativa intraprendere.
Le soluzioni in questi casi sono due, l’intervento chirurgico oppure farmacologico. Il primo rappresenta l’unica opzione per la curvatura congenita, ovvero presente fin dalla nascita e che di solito si realizza durante la pubertà del ragazzo. L’approccio chirurgico può essere preferito anche con una curvatura acquisita, negli uomini con un grado di deformazione superiore a 30°, oppure qualora dovesse rappresentare un problema nella vita sessuale con il proprio partner. Il raddrizzamento del pene permette infatti di migliorare l’intimità, svolgendo un doppio effetto funzionale e psicologico.
Allo stesso tempo, la Induratio Penis Plastica prevede anche un trattamento conservativo, realizzato attraverso somministrazioni di onde d’urto, infiltrazioni di collagene e alcuni farmaci particolari approvati dall’EMA (European Medicines Agency, ovvero l’Agenzia europea per i medicinali). Questo approccio è utilizzato soprattutto quando la patologia è nelle fasi iniziali, per questo motivo è indispensabile rivolgersi immediatamente a un medico specializzato, poiché la diagnosi precoce è in grado a volte di evitare l’intervento chirurgico, adottando una terapia meno invasiva per la risoluzione del pene curvo.
Qualora fosse necessario sottoporsi a un’operazione chirurgica per il raddrizzamento del pene, il dott. De Luca propone metodi innovativi come la tecnica STAGE (Escissione Superficiale della Tunica Albuginea secondo principi Geometrici). In questo modo è possibile ridurre i rischi di recidive, presenti invece fino al 27% con la tecnica tradizionale di Nesbit, poiché con il metodo STAGE non si interviene sul tessuto erettile o in altre zone particolarmente delicate e sensibili. Il risultato principale è un raddrizzamento ottimale del pene nel 99% dei casi, senza perdite di vigore o alcun disturbo legato alla sessualità post-intervento, per una vita di coppia finalmente libera da dolori e altre problematiche.
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