Come Curare la Parodontite

La piorrea è una malattia che può essere curata. Si può non guarire completamente ma grazie alle cure degli specialisti è possibile controllare e rallentare il peggioramento dei sintomi. Ciascuna delle terapie per la piorrea possiede due obiettivi: ridurre le tasche gengivali e contenere la contaminazione batterica.

Ciò che è fondamentale è affidarsi a uno staff esperto del settore e che il paziente collabori durante il trattamento della parodontite, che prevede fasi ben precise e stabilite dalla comunità scientifica internazionale.

Fasi della terapia per la malattia parodontale

La parodontite è un’infezione provocata dalla presenza di batteri che si trovano nella placca batterica. Oltre all’infezione esistono dei fattori chiamati “concause” che possono facilitare l’insorgenza e aumentare l’avanzamento della piorrea. Controllare i fattori di rischio rappresenta il primo passaggio da compiere per intraprendere una terapia efficace. Ciò equivale a dire:

  • lavare correttamente i denti: per apprendere una corretta tecnica per l’eliminazione della placca batteria dalla superficie dei denti, occorre spazzolarli in modo corretto per un tempo adeguato e con strumenti adatti;
  • smettere o ridurre il fumo: può aiutare a ripristinare il benessere dei tessuti, in quanto il fumo influenza negativamente le terapie per contrastare la parodontite.
  • tenere sotto controllo la glicemia: il diabete nei soggetti diabetici rappresenta un fattore di rischio per l’esordio della malattia;
  • controllare l’alimentazione: una dieta pro-infiammatoria ricca di carboidrati può complicare la gestione della parodontite;
  • controllare il peso: praticando una moderata e costante attività fisica è possibile potenziare il sistema immunitario, la cui funzione è quella di contrastare la progressione della piorrea.

Terapia parodontale non chirurgica

La terapia della parodontite non chirurgica è la seconda fase del trattamento che viene eseguita presso lo studio di un igienista e dentista. Come viene spiegato sul sito curareparodontite.it nella pagina dedicata a come Curare la Parodontite, questa terapia consiste in un intervento professionale mirato all’eliminazione diretta dei fattori di rischio, ovvero asportazione della placca batterica e del tartaro sopra e sotto gengivale. In questa fase il medico utilizza:

  • strumenti ad aria pressurizzata;
  • strumenti manuali chiamati scalers e currettes;
  • strumenti a ultrasuoni (ablatori).

I tempi di trattamento possono prevedere:

  • un trattamento in una seduta per mascella e mandibola, della durata compresa tra le 3 e le 5 ore;
  • un trattamento in due sedute, della durata compresa tra le 2 e 3 ore a seduta;
  • un trattamento in quattro sedute, della durata compresa tra 1 e 2 ore a seduta;
  • un trattamento in sei sedute, della durata di un’ora a seduta.

Il numero degli interventi non sembra influire sugli esiti della terapia, quindi, la decisione della durata dei trattamenti dipende dalle caratteristiche psico-fisiche del paziente, dalla disponibilità del tempo del paziente e dalla gravità della situazione.

Terapia parodontale chirurgica

La terapia chirurgica non deve essere intesa come un’alternativa alla terapia non chirurgica ma eventualmente come la fase successiva, da eseguire qualora la terapia non chirurgica non riesca a ridurre le tasche gengivali provocate dalla parodontite.

Il medico esegue la terapia chirurgica laddove il paziente ha un ottimo controllo della placca batterica, grazie a una corretta igiene quotidiana e domiciliare. Se questa condizione non è presente, già a priori il medico potrà prevedere un possibile fallimento della terapia chirurgica.

Terapia di mantenimento/supporto

L’ultima fase della terapia parodontale mira a mantenere la bocca priva di batteri responsabili della parodontite. La terapia di mantenimento ha come obiettivo quello di rafforzare i risultati raggiunti con le fasi precedenti della terapia. Non eseguire la quarta fase della terapia vuol dire annullare tutti i sacrifici fatti per curare la parodontite.

La terapia di mantenimento deve essere eseguita ogni tre mesi durante il primo anno successivo al termine della terapia parodontale completa. Dopo il primo anno la frequenza può essere ridotta, dal dentista, a 4 mesi a seconda del livello di igiene orale che il paziente riesce a mantenere con le tecniche di igiene domiciliare.

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