Borsa e investimenti: ecco dove si concentra l’attenzione delle donne

La finanza si tinge di rosa: la tendenza in fase di consolidamento, che vede la donna sempre più protagonista in molti settori della vita quotidiana, si conferma anche nel mondo degli investimenti.

Difatti una recente statistica, che fotografa la posizione dell’universo femminile nei confronti delle tematiche finanziarie, non solo evidenzia un crescente interesse verso questo particolare ambito, ma rileva soprattutto una fervente attività già in essere: se non sorprende affatto il dato riguardante una forte presenza del gentil sesso sui prodotti bancari, che servono a rispondere ad esempio a determinate esigenze legate al personale campo lavorativo, rapporti di conto corrente, prodotti per previdenza complementare, solo per citarne alcuni, desta di sicuro maggior stupore il coinvolgimento riscontrabile su alcune nicchie di mercato.

Le donne e il mondo delle criptovalute

L’ecosistema delle tecnologie digitali, nella fattispecie, registra una forte presenza femminile fra le fila degli operatori impegnati sulle piazze di cambio di riferimento. Il fenomeno è facilmente comprensibile e coincide con il motivo per cui molti piccoli risparmiatori orientano le proprie scelte sul comparto delle criptovalute.

Gli asset digitali, infatti, sono negoziabili attraverso canali operativi sempre più accessibili: che si scelga di rivolgersi ai servizi erogati dai broker online o dagli exchange, si ha l’opportunità di utilizzare trading tool estremamente sofisticati e di non dover corrispondere alcun costo per il loro impiego.

Come evidenziato anche dagli esperti di Mercati24, magazine di riferimento dedicato al mondo della finanza, gli account sottoscrivibili presso i soggetti attivi sui circuiti over the counter sono totalmente gratuiti e possono essere attivati con capitali molto esigui. Inoltre, la compravendita di Contratti per Differenza, che replicano sinteticamente il prezzo di una valuta virtuale sottostante, può essere addirittura simulata con un demo account alimentato con fondi virtuali.

L’iter per aderire ai servizi erogati da broker ed exchange è piuttosto snello ed è eseguibile interamente da remoto: per iniziare, è sufficiente infatti accedere al sito istituzionale delle società e inserire in un apposito form i dati personali; a quel punto si può procedere con la trasmissione dei documenti di identità e il conferimento del capitale con cui si vuole operare sul proprio conto.

Il risparmio al femminile: polizze e fondi comuni di investimento

Un altro settore degli investimenti in cui le donne sono particolarmente attive è l’immobiliare, anche se bisogna evidenziare come l’ investimento tradizionale su tale segmento richieda risorse finanziarie di una certa consistenza.

Tuttavia oggigiorno si ha la possibilità di beneficare delle permanence del comparto, investendo su strumenti che consentono l’allocazione di capitali più contenuti: come molti sapranno, attraverso la sottoscrizione di quote di fondi immobiliari si possono allocare anche somme di denaro non troppo elevate, godendo al contempo di una diversificazione del patrimonio.

Il vantaggio dei prodotti con delega di gestione è rappresentato proprio dalla peculiarità appena evidenziata, non a caso il risparmio al femminile si concentra molto sia in ambito assicurativo e sia sui fondi comuni di investimento. Bisogna rilevare tuttavia che gli exchange traded fund risultano molto meno diffusi tra le donne rispetto ai prodotti a gestione attiva: entrambi gli strumenti consentono di demandare il processo di diversificazione del capitale conferito, ma gli etf prevedono dei costi di gestione di gran lunga inferiori di cui le donne sembrerebbero non preoccuparsi.

Gli etf replicano un benchmark, che può essere un indice o un settore azionario oppure un comparto obbligazionario: la gestione non si pone l’obiettivo di generare extra rendimento -quello che in gergo tecnico viene definito alpha- rispetto al parametro di riferimento, per questo motivo le commissioni applicate al detentore delle quote sono significativamente più basse se raffrontate a quelle richieste da un fondo comune di investimento che opera sullo stesso sottostante.

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