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Bresaola e colesterolo: ecco quanto ne contiene questo affettato e quali sono i suoi valori nutrizionali

La bresaola è un tipico salume Valtellinese, ottenuto dall’essicazione di un filetto di bue o manzo. Gli insaccati sono tra gli alimenti più amati da adulti e bambini. Prestabili a diverse tipologie di preparazioni culinarie e accessibili in modo rapido, i salumi sono gli alimenti più consumati, sebbene bisogna fare molta attenzione ai valori nutrizionali.

Bresaola: cos’è e la lavorazione dell’insaccato

Gli insaccati sono croce e delizia per molte persone. Gustosi e saporiti, questi alimenti presentano anche delle controindicazioni, per l’elevato apporto di sale e grassi in essi contenuti. Per questa ragione, una dieta ben bilanciata e sana presuppone un consumo limitato di questi alimenti.

Tra gli insaccati migliori, consumabili anche da coloro che presentano alcune patologie o vogliono seguire un regime alimentare controllato, vi è la bresaola. Questa tipologia di carne si ottiene lavorando ed essiccando la parte del muscolo nella coscia bovina. La carne è dapprima salata e lasciata in salamoia per circa due settimane, per poi asciugata e stagionata per circa 8 settimane.

La bresaola presenta un colore rosso intenso e una trama ben compatta. Per la sua delicatezza è uno dei salumi che piace di più ad adulti e bambini, grazie al suo gusto delicato.

Colesterolo e bresaola: valori nutrizionali del salume

Oltre a conquistare le pupille gustative, la bresaola riesce a soddisfare anche altre esigenze. Tra tutti gli insaccati, infatti, è uno di quelli che può essere consumato con una certa regolarità anche se si è a dieta o si deve tenere a freno il colesterolo, ossia il grasso presente nel sangue, che svolge un ruolo fondamentale per la salute dell’organismo, sebbene sia importante mantenerlo entro certi limiti, oltre i quali diventa pericoloso.

Chi ha problemi di colesterolo non può, in genere, consumare insaccati. Tra quelli accessibili anche se in modo sporadico e controllato, vi è la bresaola. I valori nutrizionali di questo salume, infatti, tranquillizzano anche chi deve tenere a bada i valori di colesterolo nel sangue.

Con la presenza di circa 60 mg di colesterolo in 100 g di prodotto, può essere consumata senza troppi sensi di colpa. Altro vantaggio della bresaola è contenere pochissimi grassi saturi (meno del 2%), per cui è indicata anche per coloro che vogliono seguire una dieta ipocalorica. Infatti, una porzione di 100 g di bresaola apporta all’organismo circa 150 kcal. Altro valore molto importante da tenere in considerazione è, invece, l’elevata presenza di proteine animali, ben 32 g per la stessa quantità di prodotto.

I valori di colesterolo presenti nella bresaola possono subire lievi variazioni in base alla tipologia di carne utilizzata per la realizzazione dell’insaccato. In linea di massima, è comunque possibile consumare questo alimento anche se si hanno problemi di colesterolo, grazie alle proprietà nutrizionali in essa contenuti.

La bresaola è un insaccato leggero, dal sapore dolce e delicato, che può adattarsi a diversi regimi alimentari, grazie alla scarsa presenza di colesterolo e grassi insaturi, a cui invece, corrisponde un’ottima riserva di proteine.

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