Valori nutrizionali

Kebab valori nutrizionali: quante calorie ha? Ogni quanto mangiarlo?

Da mangiare a pranzo, a cena o a notte fonda, il kebab è un piatto per molti irrinunciabile! Ma come comportarsi quando si è a dieta? Quali sono per il kebab valori nutrizionali e calorie? Continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo famosissimo e diffusissimo piatto mediorientale!

Kebab: definizione e ingredienti

Prima di scoprire la storia di questo gustoso piatto, scopriamo quali sono per il kebab valori nutrizionali e calorie. Iniziamo col dire che la composizione del kebab può variare, in particolare in relazione al tipo di carne utilizzata. La carne può infatti provenire da allevamenti ovini o bovini, ma anche essere a base di pollo. L’unico tipo di carne che non troveremo mai nel kebab è quella di maiale poiché, come accennato, si tratta di un piatto di origine mediorientale e quindi consumato perlopiù (almeno in origine) da persone di fede musulmana.

Questo dettaglio si traduce in primo luogo nell’utilizzo di carni meno grasse. Ad ogni modo, calcolare le calorie del kebab non è affatto semplice perché intervengono anche altri ingredienti, quali il tipo di pane impiegato, l’aggiunta di insalata e verdura e, soprattutto, le salse a base di yogurt.

In generale possiamo affermare che per il kebab le calorie si aggirano tra le 600 e le 800. Si tratta quindi di un piatto piuttosto calorico, e quindi da consumare sì con piacere, ma non troppo frequentemente. Un ottimo cheat meal senza ombra di dubbio!

Per quanto riguarda i valori nutrizionali del kebab nello specifico, in media in un kebab da 200 grammi troviamo 7.7 grammi di carboidrati, 17.9 di proteine, 17.4 di grassi e 2.3 di fibre. Tra le principali vitamine troviamo i gruppi A, B12, D, E, K, mentre i sali minerali presenti sono calcio, ferro, fosforo, potassio, sodio, selenio e zinco.

Storia del kebab e origini

Abbiamo fatto cenno circa l’origine mediorientale del kebab, anche se non si sa con certezza dove sia nato. Sicuramente si tratta di una preparazione che hanno in comune e che già ritroviamo nei popoli dell’antica Persia, tramandata fini all’odierna Turchia. La parola “kebab” è infatti di origine persiana è significa proprio “arrostito”.

Le prime attestazioni risalgono al Medioevo, quando i soldati persiani usavano le spade a mo’ di spiedo per grigliare la carne sul fuoco acceso nell’accampamento. Data la difficoltà nel reperire il combustibile in quelle zone, i tagli di carne erano scelti tra i più piccoli, quindi in grado di cuocersi in minor tempo.

Tra le varianti più popolari (e più antiche) del kebab troviamo poi quella greca, rappresentata dal gyros pita. Al contrario del kebab, però, nel gyros pita possono essere utilizzati anche tagli di carne di maiale conditi con salsa tzatziki, e il pane risulta più morbido e consistente.

 

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