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La pizza: quando e come è nata? Chi l’ha creata?

La pizza, così come la pasta, è il piatto più conosciuto al mondo e apprezzato dalla cucina italiana. Nonostante la sua fama, la storia della pizza è talmente articolata che ancora oggi non è semplice stabilire con certezza chi abbia inventato la pizza. Scopriamo insieme ciò che i pizzaioli della tradizione italiana raccontano sulla storia di quello che è diventato Patrimonio dell’Umanità.

La storia della pizza: quando e com’è nata?

La pizza nell’immaginario comune è un disco di pasta che si ottiene dalla lavorazione di tre ingredienti: farina, acqua e lievito sopra i quali possono essere sistemati, prima o dopo la cottura, vari ingredienti. Così immaginata, la pizza sembra risalire al 3000 a.C., quando secondo alcuni ritrovamenti in Sardegna già era conosciuto l’utilizzo del lievito.

Nell’antica Grecia erano conosciuti i dischi di pane chiamati “plakous”, gli antenati della pizza. Anche i persiani cucinavano pane dalla forma appiattita utilizzando gli scudi per la cottura. Nell’antico Egitto, invece, conoscevano già l’uso del lievito. Infine, i romani iniziarono a utilizzare le farine ottenute dai vari cereali per cuocere dischi di pasta nel focolare domestico. Ecco perché alla domanda “dov’è nata la pizza” ancora oggi non si può rispondere in modo preciso.

La pizza Mastunicola: che cos’è?

L’origine della pizza potrebbe essere collocata nel Regno di Napoli intorno al Cinquecento e Seicento. Si tratterebbe della cosiddetta “pizza Mastunicola” il cui condimento prevedeva l’utilizzo del lardo, dei cigoli, del formaggio di pecora, del pepe e del basilico. Una preparazione quasi gourmet, se pensiamo alle tante varietà preparate ai giorni nostri.

Di grande importanza era l’impasto “pizza napoletana”, la base di ogni tipologia di pizza. Un’altra preparazione che si diffuse nel Regno di Napoli fu la “pizza alla cecinelli” condita con i bianchetti, dei piccoli ceci chiamati in dialetto “cecinelli”.

Per assistere all’aggiunta del pomodoro, che come sappiamo non è originario dell’Italia, si dovrà aspettare la metà del Settecento. Fu allora che i pizzaioli napoletani iniziarono a farne uso, anche se con diffidenza. In poco tempo questo semplice cibo conquistò il palato del popolo e dei reali Borboni che governavano il Regno di Napoli e dei Savoia.

L’arrivo del pomodoro!

Nel 1600 la pizza era una pasta per il pane cotta in forni a legna e condita con aglio, strutto, sale grosso mentre nella versione più “ricca” con caciocavallo e basilico. Con la scoperta l’America arriva il pomodoro anche in Italia, cambiando così totalmente il sapore e l’aspetto della pizza. Il pomodoro fu all’inizio usato in cucina come salsa cotta con l’aggiunta di un po’ di sale e basilico, mentre successivamente qualcuno ebbe l’idea di utilizzarlo così come lo conosciamo oggi. L’aggiunta della mozzarella avvenne, invece, solo nel 1800. Dapprima cibo gustato solo dal popolo poi divenne un piatto prelibato apprezzato anche da baroni, principi e regnanti tanto da finire sulle tavole imbandite durante i ricevimenti dei Borboni, che le facevano cuocere nei forni di Capodimonte.

Origini della pizza Margherita: chi l’ha inventata?

Se c’è un nome a cui possa essere attribuita l’invenzione della pizza napoletana è quello di Raffaele Esposito, titolare della storica taverna napoletana “Pizzeria di Pietro e basta così”. Con lui ebbe inizio la storia della pizza Margherita, la più celebre e celebrata al mondo, in quanto nel 1889 a dedicò una pizza alla regina Margherita di Savoia, da cui prese il nome.

Si trattava di una preparazione semplice che voleva rappresentare il tricolore italiano: il basilico per il verde, la mozzarella per il bianco e il pomodoro per il rosso. Il fenomeno della pizza, nonostante il grande successo, rimase però all’interno del Regno di Napoli. Affinché potesse espandersi altrove con la nascita dei primi locali dedicati, che presero il nome di “pizzerie”, si dovrà aspettare il Novecento. 

Per assistere all’apertura delle prime pizzerie nelle zone settentrionali dell’Italia si aspetterà la fine della Seconda Guerra Mondiale. Fu con le prime emigrazioni del secondo dopoguerra che la pizza iniziò ad essere conosciuta anche all’estero. Con le prime catene di fast food la pizza divenne internazionale.

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