Lo squash è uno sport di racchetta che può essere giocato sia in singolo che in doppio, all’interno di un campo rettangolare delimitato da quattro pareti, con un piccola pallina in gomma. Riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, questo sport che negli ultimi anni sembra avere riscosso un grande successo, è in attesa di essere inserito in un programma olimpico.
Storia dello squash
Lo squash nasce dal tennis intorno al 1830 quando per questa occasione, per la prima volta, venne attrezzato uno spazio nella scuola di Harrow, a Londra. Il nome proviene dall’inglese “squash” che significa “schiacciare o comprimere”, ciò che succede alla palla di gomma quando viene scagliata con forza contro il muro.
Per diversi anni questo sport non ebbe un vero e proprio regolamento ufficiale, in quanto le dimensioni del campo, della pallina e delle racchette non erano codificate, e in ogni posto dove si giocava venivano utilizzati criteri diversi. Nel 1923 arrivò il regolamento ufficiale.
Il regolamento
La battuta si compie tenendo un piede all’interno del box di servizio. Con il primo colpo si deve fare colpire la palla nella parete frontale, nella zona delimitata tra la linea di delimitazione superiore e quella di metà parete. Dopo avere colpito questa zona, la palla deve cadere nel semi campo opposto a quello da cui si batte sia direttamente che indirettamente.
Successivamente, ogni giocatore deve alternarsi per colpire la palla che deve rimbalzare sul muro frontale tra il limite di Tin e quello superiore. La palla può rimbalzare:
- un numero di volte illimitato sulle pareti laterali e su quella posteriore, sia prima che dopo avere colpito il muro frontale;
- una sola volta sul pavimento prima di essere colpita.
Per vincere un colpo serve che l’avversario commetta uno sbaglio, come: mandare la palla fuori dai limiti di campo oppure colpire l’avversario con la palla prima che raggiunga il muro frontale. E’ vietato dal regolamento ostacolare l’avversario mentre esegue un colpo e mentre sta cercando di raggiungere la palla. Il giocatore può richiedere un “let” mediante il quale gli può essere assegnato un punto o può venire rigiocato a discrezione dell’arbitro.
Gioco e punteggio
Un incontro di squash si gioca disputando 11 punti, senza cambio palla. Nel caso in cui i giocatori dovessero trovarsi sul punteggio di 10 pari, il gioco continuerà fino a quando uno dei due non otterrà uno scarto di un paio di punti netti sull’altro, aggiudicandosi il gioco.
Nei tornei ufficiali a squadre si utilizza un punteggio a 15 e l’incontro si svolge sulla distanza di tre set. Non appena un giocatore o una coppia vince il punto, ha il diritto di servire nel punto successivo. Per ogni servizio da parte del giocatore si deve alternare il lato dal quale si serve.
Le regole all’inizio prevedevano che ogni incontro si giocasse fino a 9 punti e il punto veniva attribuito sono se il giocatore avesse servito. In caso contrario cambiava solo il giocatore che eseguiva il servizio.
Possibili benefici e agonismo
A livello agonistico lo squash può essere considerato uno sport molto impegnativo, in quanto viene esercitata una notevole pressione sulle ginocchia e sulle caviglie. Richiede molta resistenza, stanti di velocità poiché non sono previsti tempi morti per riprendere fiato. Oltre a un allenamento come il “ghosting” (che dà le basi necessarie per muoversi in campo, simulando colpi finti negli angoli del campo), sembra essere necessario anche un allenamento atletico non indifferente.
Come tutti gli sport, anche lo squash, richiede una buona alimentazione che sia sana, varia e bilanciata a cui potere aggiungere una ricca dose di sali minerali, dal momento che se ne consumano molti e si suda tanto. Gli esperti, a seconda del caso specifico, spesso consigliano prima di una sessione di gioco di assumere integratori alimentari di sali minerali e vitamine, da accompagnare al proprio regime alimentare, così da potere aiutare favorire il reintegro dei micronutrienti consumati durante i set.
Lo squash lavora sul metabolismo e proprio per questo motivo, gli atleti eseguono allenamenti per potere aiutare a migliorare il rilascio dell’acido lattico. Per tutte queste ragioni, lo squash sembra essere considerato dagli amatori di questa tipologia di sport, un possibile eccellente esercizio per aiutare ad allenare forza, agilità, coordinazione, tempismo, colpo d’occhio e potenziamento dei muscoli.
A vantaggio dello squash c’è la facilità di allestimento del campo e la facilità del gesto tecnico, elementi che sembrano avere favorito la crescita di un altro sport, il paddle, simile sia allo squash che al tennis. Ci si può allenare al muro da soli o a vuoto. Non sembrano essere necessarie attrezzature costose.
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