Mercoledì, la serie tv che incarna la realtà: 3 motivazioni per guardarla

Tra le serie su Netflix che hanno maggiormente attratto tanti tra noi e ci hanno tenuti, letteralmente, incollati al display c’è Mercoledì. Sia i fan delle storie della Famiglia Addams sia tutti coloro mossi dalla curiosità hanno deciso di fare l’accesso sulla piattaforma di streaming il 23 novembre scorso per godersi gli 8 episodi della serie.

Da subito ha riscosso grande successo e a breve andremo a capire il perché; però, prima di iniziare è bene dare un’occhiata su https://www.subito.news/spettacolo/ per rimanere sempre aggiornati su cinema, tv, spettacolo, ecc.

Perché tutti dovremmo vedere Mercoledì

Partiamo subito col dire che, per guardare questa serie, non è necessario essere grandi conoscitori delle storie dei membri della Famiglia Addams perché il regista è stato in grado, attraverso la sua operazione nostalgica, di raggiungere un pubblico eterogeneo e, di conseguenza, più ampio.

Ognuno potrebbe trovare pane per i propri denti, se pur gli spettatori più avvantaggiati restano coloro che sono appassionati di serie tv o saghe che seguono lo stesso stile un po’ fantasy, come Harry Potter. Tutte queste serie però, risultano anche dei racconti di formazione che toccano diversi aspetti dell’animo umano, diversi dilemmi interiori, contrasti tra genitore-figlio, ecc.

Prima motivazione: i protagonisti sono reietti

Ebbene sì, Tim Burton è, per antonomasia, il regista che porta in scena la “diversità” però, ne ha sempre parlato come se fosse un valore aggiunto all’individuo mai come se fosse un qualcosa di cui vergognarsi. In un certo senso, sovverte la realtà che tende a escludere coloro che ritiene diversi.

Mercoledì, protagonista della serie, non è solo un’emarginata nel mondo “babbano”, come lo chiamerebbero i fan del maghetto con la cicatrice, ma anche di quello “magico”, ovvero della Nevermore Academy, almeno così pare nei primi episodi.

Però, la giovane protagonista, così come accade per qualsiasi racconto di formazione, compie un percorso di maturazione dove affronta drammi interiori, dove impara il valore della fiducia e in cui riesce ad entrare in contatto con le proprie emozioni, a tal punto da diventare leader dell’Academy.

Seconda motivazione: l’estetica del regista

La mano del regista è chiarissima ed è inconfondibile. La si ritrova sicuramente nella regia ma anche nell’estetica di Mercoledì. Per quanto riguarda la regia, gli scenari sono cupi e tetri, il mostro che incarna la forza oscura ha le fattezze di un essere grottesco.

Infine, è incredibile come gli stessi attori riescano a interpretare movenze ed espressioni dei personaggi in stop motion, il tutto si ritrova nell’estrosa danza della protagonista che è diventata subito virale su TikTok.

Terza motivazione: il personaggio opposto

Come succede anche nella vita reale, tanti tra noi tendono a unirsi a personalità opposte alla propria per crescere e scoprire sfaccettature umane incredibilmente “utili” per la propria formazione.

Anche a Mercoledì è capitata la stessa cosa, Burton ha deciso di affiancarle Enid, un personaggio dalla personalità estrosa, anche negli ambiti, ed è visivamente l’opposto della nera Mercoledì.

Entrambe crescono e si aiutano vicendevolmente a superare determinati dilemmi. Mercoledì impara cos’è il bene, l’amicizia e cosa significhi affidarsi all’altro; Enid impara a superare il rifiuto della madre e insegna alla sua compagna di stanza anche il rischio di amare.

La serie Mercoledì dovrebbe essere guardata per tante altre motivazioni, qui ne abbiamo indicate solo alcune. L’importante è visionarla con un occhio non leggero, bensì attento al fine di catturarne gli insegnamenti per leggere la vita reale sotto una chiave differente.

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